Descrizione
Il gioco visivo Più e meno è composto di 72 carte con diverse immagini. Molte di queste immagini (48) sono su fondi trasparenti, così da poterle sovrapporre per comporre altre immagini più complesse stimolando le capacità creative del bambino. Sovrapponendo alcune immagini di alberi si compone un bosco. Sovrapponendo al bosco il disegno della pioggia o quello del sole o della luna, o quello del volo degli uccelli, o quello di un cane che passa, eccetera, si modifica a piacere, continuamente, l’immagine totale.
Nel 1968 Munari pubblicava Nella nebbia di Milano, in cui creava immagini e suggestioni declinando il vedere attraverso secondo la sua personale creatività. I colori vivaci del circo erano preceduti e seguiti dalla lattiginosa opacità della nebbia, un ambiente indistinto in cui le figure si intuiscono sfuocate in trasparenza ma diventano chiare continuando a sfogliare le pagine. Due anni dopo, nel 1970, Munari torna a confrontarsi con il tema della trasparenza e del vedere attraverso progettando con Giovanni Belgrano Più e meno.
Non un libro ma un gioco, composto da molte immagini su sfondi trasparenti, sovrapponibili e componibili a piacere, aggiungendo o togliendo le carte. Carte quadrate in cui il colore è in equilibrio con il segno, e che insieme raccontano storie. Storie il cui collante è l’immaginazione di chi prende la parola, con a disposizione infiniti suggerimenti per creare racconti sempre diversi. Subito dopo Aconà Biconbì, Più e meno prosegue in Corraini la scoperta del mondo degli oggetti e giochi d’artista, continuando lo sviluppo della collana speciale ad essi dedicata.